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Conoscere e valorizzare le Castagne del Trentino

Sostenere le proprie colture è tutelare la propria cultura.

In DAO creiamo e sviluppiamo attività che supportino le economie locali. Con l’acquisto e la distribuzione dei prodotti enogastronomici locali nei nostri punti vendita, portiamo avanti un percorso legato ai valori della tradizione, che non può prescindere dalla tutela del territorio.

Tra le nostre preziose realtà c’è la Cooperativa Castanicoltori del Trentino.

Cooperativa Castanicoltori del Trentino: chi, cosa, perché

A Drena, 15 anni e 70 soci fa, nasceva la Cooperativa Castanicoltori del Trentino.

Da allora, questa società cooperativa agricola si impegna a far conoscere, valorizzare e apprezzare il marone, frutto tipico dalle caratteristiche peculiari e sapore unico, ancora sconosciuto a tanti consumatori.

La castanicoltura ha avuto un ruolo fondamentale per l’ambiente, il paesaggio, l’economia e non ultima l’alimentazione delle famiglie meno abbienti che abitavano le nostre montagne.

Proprio per questo il castagno veniva anche chiamato albero del pane.

In seguito, l’attività castanicola ha vissuto momenti di quasi totale abbandono, nonostante la vocazione delle tante valli che punteggiano la nostra regione. Ma questa tradizione ha poi saputo ritrovare nuovo interesse tra gli appassionati del cereale che cresce sugli alberi.

Dal Perginese a tutta la Valsugana superiore, i versanti del Monte Baldo verso Brentonico, Sardagna e il bacino di Trento, Drena e i dintorni di Arco, le Giudicarie e dal Caffaro fino in Rendena… Insomma, la castanicoltura ha radici in tutto il Trentino.

Perciò la Cooperativa Castanicoltori si propone di mettere in campo iniziative per la formazione, l’informazione e l’assistenza agronomica dei castanicoltori, ma anche per il rifornimento di piante. Raccoglie il prodotto dai soci secondo precise regole e lo propone sul mercato. Ha anche un proprio marchio registrato che contraddistingue la sua linea di trasformati, tutti a base di marrone tipico trentino.

Il marone trentino: lo conosci davvero?

I marroni trentini sono coltivati senza trattamenti fitosanitari, raccolti a mano e conferiti alla cooperativa che controlla e ne vaglia le varie pezzature. Dopo la conservazione in celle frigo, a tempo debito le inserisce sul mercato.

I marroni crescono su piante secolari, anche da innesti prelevati dalle piante migliori per preservare l’ottima qualità del frutto.

Per mantenere la pianta in buone condizioni bisogna mantenere pulito il sottochioma. Ogni 3/4 anni si procede alla potatura per asportare i rami secchi o malati.

Ma l’operazione più impegnativa è la raccolta.

Una volta si saliva sulla pianta e con pertiche di legno o di bambù del Basso Sarca (più leggere e manovrabili) si facevano cadere i ricci. Poi si raccoglievano con molle in legno e si portavano a casa nella gerla, la cesta di legno, per conservarli in ricciaia fino alla fine di ottobre.

Subivano quindi una leggera fermentazione e l’estrazione del marrone dai ricci si faceva con gli scarponi ai piedi. Come da tradizione, i marroni si vendevano a partire dalla festa di tutti i Santi del 1° novembre.

Oggi più nessuno sale sulle piante e si aspetta che il marrone caschi a terra. Si raccolgono e si conservano con varie modalità, ma non troppo a lungo, perché il marone non si conserva facilmente.

Raccolta Castagne in trentino
Castagne trentine

Il nostro supporto alla Cooperativa Castanicoltori

Coltivare, nutrire, raccogliere e condividere.

Sono azioni che servono a tutelare i prodotti locali e insieme sostenere l’identità agricola e culturale di un territorio, distinguerne la variegata produzione alimentare e artigianale.

In DAO siamo sempre attenti a salvaguardare queste risorse e farne arrivare i frutti nella tua casa, sulla tua tavola.

Ogni autunno, nei nostri negozi Conad, ti sapettano le castagne e i maroni del Trentino.

Frutti che seguono il volere del clima e che quest’anno sono stati pochi ma buoni! Ma puoi ancora trovare le castagne delle altre località italiane, che condividono con noi la stessa tradizione e impegno per la qualità.

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Tags:prodotti locali